Titolo: Il battesimo di Luce
Autore: Natascia Luchetti
Editore: Delrai edizioni
Delrai Edizioni
Prezzo cartaceo: € 5,50
Prezzo ebook: € 0,49
Data pubblicazione: 16 maggio 2019
Sinossi:
Il male veniva subito riconosciuto e maledetto.
Il bene ignorato.
Era la natura dell’uomo.
L’iniziazione dell’uomo conosciuto come il più grande cacciatore di vampiri e temuto
per la sua efficienza nel contrastare creature demoniache. Ogni leggenda ha la sua
verità e in questa storia viene alla luce l’addestramento di un ragazzo alla ricerca di se
stesso e della giusta strada da percorrere. Perché il male non è generalizzabile, una
creatura della notte è pur sempre figlia di quel Dio che ama tutti i suoi figli
indistintamente. Demoni contro uomini, angeli contro bestie, bene contro male,
ma il confine si fa labile e la sola cosa che conta alla fine è lottare.
La nascita del cacciatore di vampiri più famoso della storia, una nascita che
combatte sempre in nome della speranza.
Recensione
“Collo, cuore, tempie, viscere. Sono questi i punti in cui possono attaccarvi,Abraham. Se non potete vederli, difendete il vostro corpo. Attaccheranno e voi sarete
pronto a colpirli.
Chi di voi non conosce il famigerato cacciatore di vampiri? Il grande Van Helsing, un
uomo che lotta contro le forze del male, ma mai nessuno si è spinto a chiedersi:
perché ha deciso di intraprendere questa strada?
Ne “Il battesimo di luce” di Natascia Luchetti ci viene rivelato il suo passato con
l’inizio di questo percorso fatto di malvagità, morte, oscurità e dolore. In questa
novella incontreremo anche Emmanuel, un uomo di Virtù, scelto da Dio, che
accompagnerà Van Helsing nei suoi allenamenti, per renderlo capace di affrontare le
creature del male, tra cui La Bambola del Diavolo.
“Sorrisi e annuii, determinato a impegnarmi. Avevo fretta di apprendere e percorrere
quel cammino fino a distruggere il mostro che aveva distrutto la mia esistenza nel
giro di poche ore.”
Questa novella mi è piaciuta molto per le sue descrizioni. La Bambola del Diavolo,
mi ha fatto rizzare un po’ i peli delle braccia. Non sono un’amante delle bambole,
sarà perché quando ero piccola mi è venuta la carinissima idea di guardarmi “La
bambola assassina”. Quindi, bambole a parte, è una storia che attira e intriga. Mi è
piaciuto leggere di Van Helsing, quando ancora non era un nome conosciuto, ma di
cui tutti, appena lo incontravano, riuscivano a capire che lui portava la morte
addosso. Se un libro riesce a farmi venire i brividi, in senso positivo ovviamente,
allora vuol dire che è scritto in modo molto veritiero, l’autrice è stata in grado di
farmi assistere agli scenari come se mi trovassi lì, insieme a lui. Lo consiglio a tutti
gli appassionati del genere e di Van Helsing!
Alla prossima!
Bacini,
Belle.

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