mercoledì 13 febbraio 2019

BLOG TOUR intervista a Cassie e Michael protagonisti del romanzo INSIEME... PERFETTAMENTE SBAGLIATI di Scarlett Reese



Benvenuti a tutti, finalmente si parla dei due “esclusi” di Fairhope,  Michael  e Cassie, e sì diciamo subito che sono i protagonisti che a me personalmente hanno fatto più rabbia e tenerezza,  rabbia perché sono state emarginati ed etichettati senza motivo, tenerezza perché avevano tanto da dare e in pochi lo hanno compreso, non me ne voglia Kevin “il mio portatore sano di pene” e passiamo subito alle domande dove se anche gli altri volessero  partecipare sono ben accetti.

Partiamo dal vostro primo incontro, cosa avete pensato l’uno dell’altra?
Cassie: «Che era bello, ma un cafone di prima categoria!»
Micheal ammicca: «Che era bellissima, ma troppo suscettibile. Per fortuna abbiamo entrambi avuto modo di ricrederci.»

Siete cresciuti a Fairhope, ma vi siete conosciuti a New York. Prima a quella festa, poi all’università con Colin e infine al The Cock, dove Micheal lavorava come barman. Cosa ha fatto scattare l’attrazione tra voi? Ricordate un dettaglio o un momento particolare in cui avete pensato: deve essere mio/a?

 Micheal:  «Beh, io me la sarei fatta già alla festa, prima che mi prendesse a schiaffi ovviamente, ma quando Colin mi ha detto che era off-limits il mio interesse nei suoi confronti è tornato alla carica… Quando poi l’ho vista succhiare da quella cannuccia… Sì, deve essere stato in quel momento che ho deciso che doveva essere mia, perché c’era davvero del potenziale…»
Cassie gli dà uno scappellotto: «Non essere volgare, Micheal! Comunque, io credo di aver sentito subito un’attrazione nei suoi confronti, perché insomma, guardalo… Però non volevo prendere un’altra cantonata… Ma quando mi ha mandato quel drink, non lo so, mi ha intrigato. Per non parlare di quella maglietta a rete… »
Micheal strizza l’occhio: «Ce l’ho ancora, ogni tanto la metto per farla felice.»

Una domanda che mi frulla per la testa è: perché quel letto?
Micheal fa spallucce: «Era grande, comodo e con le lenzuola pulite, in più, sapevo che Sam avrebbe dato in escandescenza appena se ne sarebbe resa conto, anche se ovviamente non potevo immaginare che l’avrebbe presa tanto male… Ma in fondo doveva andare così, diversamente forse adesso non saremmo qui.»
Cassie: «Spiegati meglio.»
Micheal: «Beh, magari sarebbe finita lì. Invece mi ha sbattuto fuori e sono venuto da te…»
Cassie: «Ti rendi conto di cosa stai dicendo?»
Micheal: «Ehm… Forse no. Cancella tutto, okay? Volevo semplicemente dire che era destino che andasse così perché io e te eravamo destinati a stare insieme, okay scheggia?»
Cassie fa una smorfia imbronciata: «Ti sei salvato in corner.»
Lui le bacia una spalla.

Visto che siamo in tema, approfondiamo l’argomento, vi va?
Che tipo di sesso preferite? Qual è  stata la posizione più strana che avete provato?
Cassie arrossisce: «Ma non siamo tipo in fascia protetta o qualcosa del genere?»
Micheal fa un ampio sorriso malizioso: «Non fare la timida, scheggia… Tanto chi ha letto la nostra storia sa che sei una porcellina.»

Ora Cassie è paonazza e si nasconde il viso tra le mani mentre Micheal si sfrega le mani: «Va bene, parlo io. Il sesso è bello sempre, ma noi lo preferiamo sporco e rude. Belle le candele, le coccole e tutte quelle cavolate, ma niente di paragonabile a strapparsi i vestiti di dosso e farlo dove capita, travolti dal momento, bisbigliandosi porcherie all’orecchio.»
Cassie farfuglia imbarazzata: «Mio Dio, Micheal.»
Micheal afferma: «Questa è una cosa che dice spesso in quei momenti…» Beccandosi un altro scappellotto. «Ahia! Come sei manesca oggi… » Si alza, allontanandosi da Cassie. «La posizione più strana? La cariola, anche se più che strana direi scomoda. Tesoro ricordi?»
Cassie: «Possiamo cambiare argomento, per favore?»

Okay, torniamo su un terreno meno caldo… Siete gelosi l’uno dell’altra?
Micheal e Cassie: «Tantissimo.»

Quindi non fareste mai una cosa a tre?
Cassie: «Assolutamente no.»
Micheal esita un momento: «Io, lei e un’altra?»
Cassie gli lancia un’occhiata omicida.
Micheal: «Assolutamente no.»

Qual è il momento più brutto che ricordate?
Micheal: «C’è l’imbarazzo della scelta… Ma credo che il peggiore sia stato quando ho visto Colin in ospedale… Non lo dimenticherò mai.»
Cassie annuisce: «Più che un momento, parlerei di giorni. Sono stati i più brutti della nostra vita.»
Micheal: «Sì, è così.»

Quanto avete odiato Scarlett??
 Micheal: «Su una scala da 1 a 10?»
Cassie lo interrompe e bisbiglia: «Occhio a quello che dici, potrebbe vendicarsi, sai quanto è suscettibile…»
Micheal esita un secondo: «Dicevo… ehm… mah, forse 5…» guarda Cassie che scuote la testa.
«Ma neanche. Diciamo che odiare è una parola un po’ troppo forte.» Cassie annuisce.
Cassie: «Non potremmo mai odiare la persona che ci ha creati e poi uniti, anche se ovviamente poteva essere un po’ melodrammatica, ecco. »
Entrambi si guardano preoccupati.

A tu per tu con la vostra autrice, cosa le direste?
Micheal borbotta: «Che non avrebbe mai dovuto smettere lo xanax…» Cassie gli dà una gomitata tra le costole e lui sussulta. «Oddio, l’ho detto ad alta voce?» Lei annuisce, lui ridacchia impacciato.
«Ovviamente scherzavo! Lei non ha mai… Comunque…» si schiarisce la voce «Di sicuro la ringrazierei per avermi dato questo corpo da sballo, poi per aver creato la donna perfetta per me… Per avermi dato la possibilità di conoscere l’amore, quello vero… E per non aver ucciso nessuno, alla fine.»
Cassie lo guarda con gli occhi a cuoricino: «Anche io la ringrazierei per tutte queste cose… Poi per avermi ridato le mie amiche. Per aver riempito la mia vita di persone che amo e mi amano.»

Fantastico! Ultima domanda, Cassie me lo lasceresti un paio di mesi??
Scherzo, come vi vedete tra 2 anni?
Cassie guarda male l’intervistatrice, poi prende un bel respiro: «Tra due anni? Mi vedo laureata, con un bel lavoro che mi faccia sentire appagata e felice come in questo momento, se non di più.»
Micheal la guarda intensamente: «Io mi vedo uguale, sempre arrapato e innamorato, felice della mia vita e della mia meravigliosa famiglia, che magari nel frattempo potrebbe anche essersi allargata...»
Cassie: «Ehi, vacci piano bello! Prima laurea e lavoro, poi si vedrà…»
Micheal le fa l’occhiolino: «Okay, scheggia, si vedrà.»
Micheal non sembra convinto, ma noi abbiamo finito. È stato davvero un piacere fare due chiacchiere con voi e speriamo di risentire parlare di voi in futuro!
Cassie: «Grazie, è stato piacere anche per noi!»
Micheal: «Alla prossima!»

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