lunedì 11 febbraio 2019

RECENSIONE Via dell'Arcobaleno 67 INTERNO 3 di Paola Fratnik



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TRAMA
Ken da Vinci è un chirurgo di successo, un uomo affascinante che ha sempre seguito il suo istinto, il suo piacere e i suoi desideri, ma mettendo sempre al primo posto solo il lavoro.
Elsa Ricci è una grafica, amante dei romanzi rosa a tal punto da essere ancora in attesa del principe azzurro.
A volte è così profondamente ingenua, da cadere nelle trappole che la sua amica/nemica le tende per metterla in ridicolo.
Ma questa volta, il destino, ha deciso di darle l’opportunità di una rivincita.
Il suo incontro con Ken non nasce sotto i migliori auspici, lui vuole giocare ed Elsa non ha idea di quanto sia pericolosa la tana del lupo… specie quando è travestito da agnello…

RECENSIONE

Oggi ho letto per voi VIA DELL’ARCOBALENO 67 (Interno 3) di Paola Fratnik.
Inizio col dirvi che entrare in questo palazzo è come entrare in un mondo a sé dove tutto quello che conoscevate prima di quel momento viene messo in discussione in un modo intrigante. L’autrice magistralmente mescola, intreccia vite, passioni, amori e tu ti ritrovi a leggere divorata dalla curiosità, dal voler capire cosa si nasconde dietro la nomale apparenza di un condominio molto particolare.
Questa volta al centro del romanzo c’è l’incontro tra Kevin da Vinci e Elsa Ricci.
Ken è un bellissimo, sensuale medico chirurgo che ha una consapevolezza di se stesso molto forte ma che noi lettrici tanto amiamo.

“Mondo, anche oggi Ken da Vinci, braccio destro di Dio e creatore della vera bellezza, ti onora con la sua presenza!”.

Analizza meticolosamente tutto quello che lo circonda e vive la sua vita in modo disilluso, mettendo al primo posto il suo piacere sfrenato e il suo lavoro.
In contrasto a Ken abbiamo la dolce Elsa Ricci una di noi, una delle tante lettrici perse tra le pagine delle storie d’amore romanzate con il desiderio di poter vivere il proprio sogno romantico dedita solamente al suo lavoro di grafica.

“Sono una ragazza semplice che gode e si accontenta delle piccole cose.  Mi basta vivere la vita degli altri, quella di personaggi patinati, misteriosi e impossibili…”

La nostra Elsa spinta da una sua amica partecipa ad una festa dove incontra Ken il suo accompagnatore promesso dalla sua amica per la serata.
Per Ken ed Elsa questo sarà un incontro che sconvolgerà le loro vite, ricco di una passione assoluta accecante perché entrambi troveranno molto più di quello che cercano.


Ma tra le pagine di questo romanzo ritroviamo anche Leo e Francesca la cui storia d’amore disperata e impossibile fa da fil rouge a tutta la serie. Questa volta ancora di più entrambi sono ad una svolta
Francesca che, disperandosi per non poter vivere il suo amore che lei crede non corrisposto da parte di Leo, la cui vicinanza la destabilizza nel profondo, è sempre più sotto scacco dal potere di Bohdan con cui condivide molto di più di quello che ci viene raccontato.
Leo si dispera, si strazia per il ricordo delle brevi emozioni tra le braccia di Francesca, un amore folle disperato malato che non dà tregua né scampo per cui arriva a trascinarsi nell’inferno pur di poterla proteggere e rivendicarla come sua.


Non vi voglio raccontare altro perché questa serie di romanzi va vissuta intensamente come un pugno nello stomaco che ti trattiene il fiato, che ti fa gridare, piangere, sperare, sognare e in alcuni tratti anche sorridere per l’ironia sardonica con cui l’autrice colora queste pagine.
Questi personaggi sono tutti ricchi di spessore mai banali, mai scontati, spietati a volte ma veri, senza sconti.
Questi amori sono possessivi, trascinanti, sconvenienti, violenti. Non ci sono mezze misure né giustificazioni.  Preparatevi a colpi di scena inaspettati, a scene brucianti che non lasciano indifferenti. Lasciatevi trascinare dal mare di emozioni che Paola Fratnik ha creato per noi lettrici che amiamo le storie sconvenienti ma che ci fanno sentire vive.
Vi lascio con una delle citazioni con cui l’autrice arricchisce i capitoli che rende perfettamente il senso di tutto il romanzo e alla prossima lettura da Rosanna.

“Es la historia de un amor como no hay otro igual…  Que me hizo comprender todo el bien, todo el mal  Que le dio luz a mi vida  apagándola  despuès.  Hay que vida tan obscura sin tu amor no viviré…
È la storia di un amore come non ce n'è un altro uguale… Che mi ha fatto capire tutto il bene, tutto il male. Che ha dato luce alla mia vita spegnendola poi- Ahi che vita tanto buia senza il tuo amore non vivrò più… (Guadapupe Pineda)”


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