martedì 5 marzo 2019

RECENSIONE TRILOGIA DEL FUOCO- L'INGANNO DEL FUOCO DI ELISABETH STONE





SINOSSI
L’amore uccide… fu questo l’ultimo pensiero di Luke Taylor, quando vide sull’altare la crudele e bellissima Giselle Da Mien, sposare il capitano di marina Richard Morel. 
Certo l’amore poteva uccidere l’uomo comune, ma non lui, il più ambito e vezzeggiato gigolò di tutta la Francia. L’unico a cui nessuna donna o uomo era in grado di resistere. 
Dopo aver abbandonato l’Africa, con i suoi tramonti mozzafiato ed i perigliosi riti tribali, ed essersi lasciato alle spalle la tormentata storia d’amore con l’ambigua Giselle, tra viaggi avventurosi lungo le coste del Mediterraneo ed intrighi politici, Luke rivivrà il suo passato, cercando di cambiare il futuro della Francia. Ma non si può lottare contro la propria natura, per questo, giunto nel Regno di Sardegna, il gigolò finirà per sprofondare nell’ennesimo triangolo amoroso ed alla fine comprenderà che alcune storie d’amore, nascono solo per un motivo, uccidere.

 “Farabutto, sleale e prepotente. Ecco chi era Luke Taylor. Era certo che ogni suo bacio, ogni sua carezza ed ogni suo tocco fosse, per una donna, talmente unico ed irripetibile, da poter cancellare, come un soffio di vento, tutti gli altri uomini, divenendo un punto fisso nella mente. Ed il guaio era che fosse talmente bravo ed esperto nelle sue pratiche, da riuscire davvero nell’impresa. Arrivando così a diventare l’unico uomo che una donna potesse desiderare.
Chi era Luke Taylor?
Un farabutto!”

RECENSIONE

“La nave portoghese era salpata lasciandolo in Nuova Francia. Quella stessa nave che avrebbe dovuto prendere insieme a Giselle, per cominciare la loro nuova vita insieme, era partita senza nessuno dei due a bordo. Giselle aveva compiuto la sua scelta e lui non era rientrato nei suoi piani.”

Oggi vi parlo del secondo volume del romanzo: L’Inganno del Fuoco di Elisabeth Stone.


Il romanzo comincia con un prologo ambientato nel Massachusetts, Salem 1690 con l’immagine di due uomini che violentano una donna e una volta concluso con lei partono all’inseguimento della ragazza che ha visto tutto, ma la fanciulla si rivela in grado di tenerli al guinzaglio.
Invece, il primo capitolo si apre in Africa, Colonia Portoghese 1787, dove troviamo i protagonisti Giselle, una donna alquanto misteriosa che nasconde dei segreti che vengono scoperti solo nelle ultime pagine e Luke, un gigolò rinomato e cercato da tutti che odia profondamente l’aristocrazia.

Con te bisogna essere allenati” “È vero” confermò Nicole e con mano esperta passava le dita lungo l’asta muovendo la mano su e giù. I suoi occhi erano languidi per via del godimento. “Tu fotti chiunque con violenza”.
Luke alzò lo sguardo e fissò quella massa di bramosi maiali arrapati che si divertiva ad osservarli in disparte. Il suo sguardo divenne duro. Assetato di vendetta. “Questo è l’unico modo che abbiamo per
ferirli. Fotterli fino a farli male”.”
In questo secondo volume Giselle è sposata con il capitano Richard Morel e Luke è sconvolto perché aveva creduto fino all’ultimo di poter salpare lontano dall’Africa insieme a lei. In questo periodo in cui si trovano in Africa, la ciurma della nave Acheron viene attaccata prova dagli indigeni e Luke si trova a percorrere una parte del suo passato, ci sarà anche un ammutinamento dove Luke si troverà coinvolto e deciderà di aiutare la ciurma dell’Acheron e la Francia mettendosi alla ricerca di un documento, così parte verso Cagliari, nel regno della Sardegna dove incontrerà una donna conosciuta ai tempi della sua fanciullezza, quando ancora non era uno gigolò e sapeva amare.

In tutto ciò Luke e Giselle sono sempre attratti l’uno verso l’altra e non mancheranno i momenti di passione in cui possono “amarsi”, anche se albergano enormi segreti intorno alla fanciulla e non solo, ci sarà anche la guaritrice Giada e un misterioso libro dove si parla di una creatura mitologica: La Mantide.

“Da quando gliel’aveva regalato, la ragazza aveva fatto di tutto, affinché lui trovasse un momento per leggerlo. Come se quel libro fosse di vitale importanza.
Ed in realtà lui una sbirciatina, quando erano ancora in Africa, gliel’aveva persino data, arrivando a farsi coinvolgere da una stupida leggenda riguardo ad una creatura marina, definita da tutti la Mantide del mare.”

Il romanzo è sviluppato in un periodo storico difficile da scrivere senza una base più che approfondita dei luoghi, degli usi e dei costumi, delle invenzioni. Il linguaggio dell’aristocrazia e dello stesso Luke, il più delle volte non viene esposto con una terminologia risalente a quel periodo storico. Ho trovato spesso delle incoerenze sul personaggio di Luke così come quello di Giselle. Luke che, essendo un gigolò, non bacia nessuno sulla bocca e lo ripete spesso, poi si ritrova a baciare la stessa Giselle (ma qui ci può anche stare), Giada, o perfino la danzatrice del ventre. Giselle viene descritta come una donna forte, seducente e che non piange mai per diversi motivi di cui non posso esporre per evitare spoiler, ma durante la rappresentazione di Romeo e Giulietta lei si ritrova con le lacrime agli occhi. Sul palcoscenico inoltre viene accennato un faro che si accende e proietta la luce, però nel periodo storico in cui ci troviamo, ancora non era stata inventata la luce. In questo caso mi sarebbe piaciuto conoscere il metodo per accendere il faro, ma non viene specificato e mi ha lasciata un po’ perplessa. Ci sono alcuni piccoli refusi che con un’attenta rilettura possono venire corretti. Essendo Luke un gigolò si leggono diversi capitoli di sesso, pochi invece basati sulla vera trama che dovrebbe narrare dei due protagonisti. Tutti questi fattori mi hanno spinto a questo voto.
Alla prossima!
Bacini,
Belle.






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