TRAMA
Primo romanzo della Destiny Trilogy
Non importa quanto combatti, quanto resisti e ti ostini a tenere gli occhi chiusi, il destino farà sempre il suo corso, troverà sempre il modo per interferire con la tua vita e non potrai fare nulla per fermarlo.
Amanda e Jared lo proveranno sulla loro pelle. Due mondi opposti in rotta di collisione.
Una newyorkese trasferitasi in Texas e un cowboy texano si ritroveranno a stretto contatto con una realtà che non riescono a condividere. Entrambi accecati dai loro pregiudizi, non si renderanno conto che il destino ha piani diversi per loro. Tenteranno in ogni modo di opporsi, ma questo non farà altro che segnare le loro vite e, in un modo o nell’altro, a farli scontrare.
RECENSIONE
Buongiorno sirenette, oggi in tutta la mia gloriosa tentacolare grazia vi parlerò di La mia fine, il mio inizio, primo romanzo della trilogia Destini segnati di Francesca Cominelli.
Amanda è una ventiseienne Italo-americana, numeri e zuccheri sono la sua passione, da bambina ha subito vessazioni pesanti da parte dei compagni di scuola perché diversa, ovviamente questo l’ha segnata parecchio, portandola a creare una maschera di compostezza per proteggersi dagli altri.
Costretta a trasferirsi insieme ai genitori da New York al Texas, lasciare quindi strade affollate piene di negozi griffati per le praterie di cavalli e bovini.
Jared, suo coetaneo è un cowboy fatto e finito, la sua vita gira intorno a cavalli e bestiame.
L’incontro tra i due sarà dettato dall’errata convinzione di non piacersi, anzi loro credono proprio di odiarsi!
Frecciatine velenose e dispetti infantili non riusciranno comunque a spegnere la passione che li attira l’uno verso l’altra.
Da apprezzare i personaggi secondari, come l’amica del cuore di Amanda, Melissa sarà un’ottima spalla e stratega, l’altro, Matt è il cavaliere che vorremmo avere tutte al nostro fianco!
Sono solita stroncare i romanzi editati male, perché trovo che non ci sia niente di più spiacevole di una pagina piena di errori, ho dovuto, a volte, tornare indietro nella lettura, in questo caso però devo dire che l’idea riesce a sopperire la mancanza di correzione. Quindi nonostante ci sia del lavoro da fare, Francesca attenzione ai nomi… c’è del potenziale, infatti nuoto veloce veloce a leggere il seguito.
Per amore della lettura assegno a questo romanzo 3 tentacoli e mezzo.
Alla prossima.
La vostra Ursula
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